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Dietro ogni attività che lavora prodotti a base di farina, dalla gastronomia alla pasticceria dalle pizzerie ad alcune cucine domestiche, c'è un accessorio fondamentale: l'impastatrice a spirale.

L'impastatrice a spirale semplifica, velocizza e migliora la resa finale dell’impasto di pane, pizza o altri panificati nei laboratori di pastifici, pasticceria e panetterie.

Con l’evoluzione della tecnologia delle impastatrici a spirale, abbiamo assistito a un miglioramento delle funzionalità, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli impasti e le performance di produzione.

Quando si tratta di lavorare e miscelare grandi quantità di ingredienti in breve tempo o quando la domanda di panificati aumenta  la domanda di panificati aumenta (per esempio a Natale e a Pasqua), la scelta migliore è quella di utilizzare un’impastatrice con l'accessorio a spirale per miscelare farina, uova o altri ingredienti.

Possiamo, quindi effettuare una distinzione dei macchinari in base alle loro caratteristiche e raggrupparli in tre categorie che andreamo a conoscere nel dettaglio.

impastatrice a spirale vasca estraibile

Tipologie e modelli di impastatrice a spirale sul mercato

Le impastatrici a spirale si distinguono principalmente per la configurazione della testa e della vasca. Possiamo suddividerle in tre categorie principali:

  • Impastatrice con testa sollevabile e vasca estraibile: particolarmente pratica durante la fase finale di lavoro, facilita la pulizia e l’igienizzazione. Inoltre, permette di estrarre facilmente l’impasto e versarlo sul piano di lavoro.
  • Impastatrice con testa sollevabile e vasca fissa: agevola l’inserimento degli ingredienti grazie alla testa sollevabile, pur mantenendo la vasca fissa.
  • Impastatrice con testa fissa e vasca fissa: rappresenta la soluzione più compatta e robusta, ideale per lavorazioni continue e pesanti.

Una caratteristica comune a tutti i modelli è la necessità di rispettare una quantità minima di ingredienti in polvere, come farina o zucchero, per garantire un corretto funzionamento dell’accessorio a gancio. Le ciotole, che possono variare da 7 a 50 litri, richiedono in genere almeno 2 kg di ingredienti secchi per evitare che l’utensile lavori a vuoto. Di conseguenza, tutti i macchinari professionali generano una produzione di impasto elevata.
Alcuni modelli dispongono di una griglia superiore che consente, anche durante la lavorazione, di aggiungere ingredienti come latte, uova o lievito in totale sicurezza. I modelli dotati sia di testa sollevabile che di vasca estraibile risultano particolarmente vantaggiosi, poiché semplificano tutte le fasi di lavorazione, dall’inserimento degli ingredienti alla pulizia finale.
Dal punto di vista delle prestazioni, esistono impastatrici specifiche per diverse esigenze di impasto. Le impastatrici della Linea Berta, brevettata da Fimar, sono ideali per lavorazioni a bassa idratazione, come impasti duri o grassi, tipici della pizza in teglia, grissini o taralli. L’utensile a gancio utilizzato garantisce una buona ossigenazione e mantiene stabile la temperatura dell’impasto. Al contrario, le impastatrici a spirale di Pizza Group sono progettate per impasti ad alta idratazione, con un contenuto d’acqua fino al 60%. Infine, in base al motore, si possono distinguere modelli a due velocità, dotati di pulsanti con impostazioni 1-2, e modelli a velocità variabile, che utilizzano una rotellina per regolare l’intensità della lavorazione in base al tipo di impasto presente nella vasca in acciaio inox.

Come si usa l'impastatrice a spirale

L’ utilizzo dell’impastatrice a spirale è semplice ma sono necessarie alcune accortezze per l’utilizzo sicuro del macchinario. In ogni caso consigliamo sempre di leggere il manuale d’istruzione prima di accendere l'impastatrice e iniziare a utilizzarla.

L’impastatrice a spirale può funzionare in locali con condizioni ambientali di umidità di max 90% e una temperatura ambiente dai +4 a +40°C. Superato il primo step e quindi una volta collegato il macchinario bisognerà procedere ad alzare la griglia per inserire gli ingredienti necessari all’ impasto, dolce o salato che sia. Premere il pulsante START, dopo aver abbassato la griglia, il quale l’avviamento avviene solo a griglia abbassata per questioni di sicurezza. Gli accessori e componenti del macchinario che sono a contatto con il prodotto alimentare sono realizzati con materiali idonei il quale garantisce igiene e resistenza all’ ossidazione. 

Come pulire l'impastatrice a spirale

Come pulire l' impastatrice a spirale? Di seguito troverai una breve guida su come pulirla nel migliore dei modi senza danneggiarla.

Per garantire prestazioni elevate e durature nel tempo, è fondamentale eseguire correttamente la pulizia e la manutenzione dell’impastatrice a spirale. A ogni fine ciclo di impasto e a fine giornata lavorativa, è sempre consigliato avviare la procedura di pulizia di tutte le parti del macchinario che sono entrate in contatto con gli impasti. Prima di procedere, però, è essenziale assicurarsi che il macchinario sia scollegato dall’alimentazione elettrica per operare in totale sicurezza.
Ecco alcune linee guida per una corretta pulizia:

  • Sicurezza prima di tutto: scollegare sempre l’apparecchio dalla rete elettrica prima di iniziare qualsiasi operazione di pulizia.
  • Detergenti appropriati: utilizzare esclusivamente detergenti idonei, preferibilmente neutri, applicati con un panno morbido umido o una spugna non abrasiva.
  • Prodotti da evitare: non usare prodotti liquidi corrosivi, detergenti infiammabili contenenti sostanze nocive o non approvati.
  • Strumenti da non utilizzare: evitare spugnette abrasive che potrebbero rigare o danneggiare le parti metalliche del macchinario. 

Seguire queste indicazioni non solo assicura la longevità del macchinario, ma permette anche di ottenere impasti di alta qualità in ogni lavorazione.

Gli interventi straordinari di manutenzione richiedono competenze specifiche su impianti elettrici e schede elettroniche e consigliamo di rivolgersi sempre a un centro di assistenza per attrezzature professionali per la ristorazione, al costruttore o al rivenditore.