I salumi sono parte integrante dell’alimentazione tradizionale italiana e sono presenti sulle nostre tavole sin da tempi molto antichi. Grazie ai salumi, in passato, era possibile prolungare la conservazione della carne. Questa caratteristica ha consentito un grande sviluppo dell’arte salumiera, che oggi conta più di 300 tipi di salumi a livello nazionale. All’epoca dei romani i salumi venivano lasciati asciugare e stagionare all’interno di botti in legno. Successivamente, durante il Medioevo, fiorì la produzione dei salumi affumicati (in particolare lo speck). L’arte salumiera è rimasta a lungo artigianale e solo nel diciannovesimo secolo iniziarono a sorgere i primi stabilimenti industriali dediti a questo ramo della produzione alimentare. Ad oggi sono presenti diversi macchinari che agevolano la produzione dei salumi: tritacarne, pestatrici, impastatrici meccaniche ed infine insaccatrici. Scopriamo nel dettaglio le caratteristiche principali delle insaccatrici per salumi.
Le insaccatrici elettriche sono strumenti veloci nell’esecuzione del lavoro, capaci di insaccare elevati quantitativi di carne in breve tempo. Il loro utilizzo non richiede pressioni manuali sui pistoni e non affatica quindi gli operatori. Le insaccatrici elettriche sono dunque consigliate per grandi aziende produttrici di carne e salumi. Le insaccatrici professionali possono inoltre suddividersi in insaccatrici verticali o orizzontali. Questi macchinari sono poco ingombranti e sono consigliati quindi per chi ha poco spazio sul proprio banco di lavoro. Normalmente possono arrivare a contenere sino a 13-14 kg di carne.
L' insaccatrice orizzontale è più pratiche da utilizzare, ma al contempo risultano più ingombranti sul piano di lavoro. La loro capienza è variabile tra i 3 e i 14 kg. I modelli che presentano i serbatoi di dimensioni più piccole, sono adatti anche all’uso domestico.